pescando fior da fiore nel pagina di FB di Qualcuno...

Se non fosse tutto vero si potrebbe pensare di avere a che fare con una manica di professionisti della comicità.
Forse a causa di un improvviso attacco di fame che lo ha costretto a
fermarsi a prendersi un panino o un caffè, l’avvocato Luca Giuliante,
legale che segue la causa del listino di Formigoni escluso dalle
prossime elezioni regionali in Lombardia, si è presentato presso il Tribunale Amministrativo Regionale dieci minuti dopo la scadenza ultima per presentare ricorso.
Quando Giuliante è arrivato, intorno alle 13 e 15, le porte del Tar
erano già state chiuse, come di norma, alle 13; l’avvocato ha quindi
dovuto mettersi in contatto telefonicamente con il personale del
Tribunale per farsi aprire in via straordinaria la porta e lasciare negli appositi uffici la documentazione
relativa al ricorso contro la decisione della Corte d’Appello di
escludere il listino di Roberto Formigoni e, conseguentemente, tutte le
liste collegate.
A questo punto, quindi, il Tar dovrà valutare se prendere in
considerazione o meno il ricorso che è stato consegnato fuori tempo
massimo. Qualora il ricorso non venisse accolto Formigoni non potrebbe
partecipare alle prossime elezioni regionali.
In attesa di ascoltare le denunce dei più alti esponenti del Popolo delle Licenze che saranno intenti a capire come facciano i pericolosi comunisti a manomettere tutti i loro orologi,
su Facebook, oltre agli ormai innumerevoli fotomontaggi su Milione e la
Polverini, è apparso lo screenshot, ripreso anche dal sito ufficiale
della Federazione della Sinistra, che mostra i risultati di un sondaggio lanciato dallo spazio web del Club della Libertà.
“La lista del Popolo delle Licenze di Roma e Provincia – recita il quesito – non
consegnata entro i tempi previsti, le 500 firme contestate in Lombardia
a Formigoni. La conseguenza: l’esclusione del Popolo delle Licenze dalla provincia di Roma e dalla Lombardia. Trovi giusto impedire agli elettori del centrodestra di votare i loro candidati per formalità burocratiche?”.
Il risultato è schiacciante: il 97,9%, infatti, ha risposto “Sì, le regole sono regole”.
Il tutto, ovviamente, dopo l’oceanica manifestazione di Piazza Farnese
che ha visto scendere in piazza almeno 30 (trenta) militanti del Popolo delle Licenze
per la “maratona oratoria” contro i complotti della sinistra.

F4frejus ha scritto:ammesso il commento sia provocato da l'episodio che mi hanno raccontato