[film] 1408 (Mikael Håfström)
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[film] 1408 (Mikael Håfström)
TRAMA** SCHEDA**
Mike Enslin (Cusack) è diventato uno scettico
scrittore specializzato nello smascherare le finte "case stregate",
dopo la tragica morte di sua figlia Katie. Dopo aver finito il suo
ultimo libro, "Dieci notti in dieci case infestate", Mike riceve una cartolina anonima del Dolphin Hotel di New York, contenente il messaggio non entrare nella 1408.
Accogliendo l'invito come una sfida, Enslin si prepara a prenotare la
camera, ma l'hotel non gliela affitterà. Tuttavia, viene informato dal
suo agente Sam Farrell (Shaloub)
che una legge ordina che gli hotel facciano prenotare le stanze vuote,
così il Dolphin, con riluttanza, è costretto a riservare la camera 1408
a Enslin
Arrivato al Dolphin, Enslin ha un discorso col direttore dell'albergo, Gerald Olin (Jackson),
che avverte lo scrittore del fatto che nessuno sia durato più di un'ora
nella 1408. Olin offre a Enslin un soggiorno nella suite dell'albergo,
l'accesso ai documenti riguardanti le morti avvenute nella 1408 e 800
dollari di cognac,
per dissuadere l'autore dal suo piano. Enslin accetta i documenti e il
cognac, ma insiste nell'avere l'accesso alla stanza, esasperando Olin.
Il direttore gli da le chiavi, avvertendolo ancora sui fatti.
Una volta dentro la camera, Enslin attiva il suo registratore e
parla della stanza, esaminandola. Appena finito il lavoro, la radio si
accende improvvisamente, e inizia la canzone "We've only just begun" dei The Carpenter, e scatta un countdown che dà inizio ad atroci allucinazioni,
che porteranno Mike Enslin a vivere la notte più terrificante della sua
vita. Durante queste allucinazione egli vede alcune delle vittime
precedenti della 1408 suicidarsi gettandosi dalla finestra. Inoltre ha
riccorrenti visioni e allucinazioni sonore riguardanti la figlia. La
prima è la più inquietante, la figlia sussurra "chi è fuori è fuori chi è dentro è dentro papà!" nella camera, come a voler dire che non c'è via d'uscita.
**TRAMA E SCHEDA TRATTI (COPIATI) DA WIKIPEDIA
Partendo dal presupposto che fare un film tratto da un libro di King è cosa ardua, farlo decente è quasi impossibile.
Apparte rarissime eccezioni (vedi Kubrik e De Palma) in tanti si sono cimentati in questa sfida con pessimi risultati; daltrocanto, da racconti più brevi del Maestro del Brivido" sono stati portati sul grande schermo, come in questo caso, film niente male (vedi: le ali della libertà, l'alievo ecc.).
Questo film dimostra che è possibile tenere alta la tensione e la suspance negli spettatori senza dover eccedere nell'uso effetti speciali molte volte esagerati e pretensiosi. Lo spettatore viene rapito dalla storia anche grazie ad una buona quanto inaspettata interpretazione del protagonista (John Cusack) e dalla intensa seppur breve presenza di un, come sempre ottimo, Samuel L. Jackson. Di certo il regista svedese ha avuto vita facile trovandosi tra le mani, comesceneggiatura, un racconto di chi ha fatto della tensione e del "brivido" il suo pane quotidiano; ma gli va riconosciuto il merito di aver dato una buona chiave di lettura alla storia senza stravolgere più di tanto il raccondo di King.
Per chi fosse interessato: il racconto si trova in Tutto è fatidico (Sperling & Kupfer 2002)
curiosità: l'inizio del racconto si trova anche, sotto forma di bozza in On writing: Autobiografia di un mestiere (Sperling & Kupfer2000)
VOTO: 8 cazzetti duri per la storia 6 cazzetti duri e 1 barzotto per il film (su una scala da 0 a 10) ottimo per passare una buona serata ma sempre meglio leggersi il racconto!!!
Titolo originale: | 1408 |
Paese: | USA |
Anno: | 2007 |
Durata: | 104' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | horror, thriller |
Regia: | Mikael Håfström |
Soggetto: | Stephen King |
Sceneggiatura: | Matt Greenberg, Scott Alexander, Larry Karaszewski |
Produttore: | Lorenzo di Bonaventura |
Interpreti e personaggi | |
|
scrittore specializzato nello smascherare le finte "case stregate",
dopo la tragica morte di sua figlia Katie. Dopo aver finito il suo
ultimo libro, "Dieci notti in dieci case infestate", Mike riceve una cartolina anonima del Dolphin Hotel di New York, contenente il messaggio non entrare nella 1408.
Accogliendo l'invito come una sfida, Enslin si prepara a prenotare la
camera, ma l'hotel non gliela affitterà. Tuttavia, viene informato dal
suo agente Sam Farrell (Shaloub)
che una legge ordina che gli hotel facciano prenotare le stanze vuote,
così il Dolphin, con riluttanza, è costretto a riservare la camera 1408
a Enslin
Arrivato al Dolphin, Enslin ha un discorso col direttore dell'albergo, Gerald Olin (Jackson),
che avverte lo scrittore del fatto che nessuno sia durato più di un'ora
nella 1408. Olin offre a Enslin un soggiorno nella suite dell'albergo,
l'accesso ai documenti riguardanti le morti avvenute nella 1408 e 800
dollari di cognac,
per dissuadere l'autore dal suo piano. Enslin accetta i documenti e il
cognac, ma insiste nell'avere l'accesso alla stanza, esasperando Olin.
Il direttore gli da le chiavi, avvertendolo ancora sui fatti.
Una volta dentro la camera, Enslin attiva il suo registratore e
parla della stanza, esaminandola. Appena finito il lavoro, la radio si
accende improvvisamente, e inizia la canzone "We've only just begun" dei The Carpenter, e scatta un countdown che dà inizio ad atroci allucinazioni,
che porteranno Mike Enslin a vivere la notte più terrificante della sua
vita. Durante queste allucinazione egli vede alcune delle vittime
precedenti della 1408 suicidarsi gettandosi dalla finestra. Inoltre ha
riccorrenti visioni e allucinazioni sonore riguardanti la figlia. La
prima è la più inquietante, la figlia sussurra "chi è fuori è fuori chi è dentro è dentro papà!" nella camera, come a voler dire che non c'è via d'uscita.
**TRAMA E SCHEDA TRATTI (COPIATI) DA WIKIPEDIA
Partendo dal presupposto che fare un film tratto da un libro di King è cosa ardua, farlo decente è quasi impossibile.
Apparte rarissime eccezioni (vedi Kubrik e De Palma) in tanti si sono cimentati in questa sfida con pessimi risultati; daltrocanto, da racconti più brevi del Maestro del Brivido" sono stati portati sul grande schermo, come in questo caso, film niente male (vedi: le ali della libertà, l'alievo ecc.).
Questo film dimostra che è possibile tenere alta la tensione e la suspance negli spettatori senza dover eccedere nell'uso effetti speciali molte volte esagerati e pretensiosi. Lo spettatore viene rapito dalla storia anche grazie ad una buona quanto inaspettata interpretazione del protagonista (John Cusack) e dalla intensa seppur breve presenza di un, come sempre ottimo, Samuel L. Jackson. Di certo il regista svedese ha avuto vita facile trovandosi tra le mani, comesceneggiatura, un racconto di chi ha fatto della tensione e del "brivido" il suo pane quotidiano; ma gli va riconosciuto il merito di aver dato una buona chiave di lettura alla storia senza stravolgere più di tanto il raccondo di King.
Per chi fosse interessato: il racconto si trova in Tutto è fatidico (Sperling & Kupfer 2002)
curiosità: l'inizio del racconto si trova anche, sotto forma di bozza in On writing: Autobiografia di un mestiere (Sperling & Kupfer2000)
VOTO: 8 cazzetti duri per la storia 6 cazzetti duri e 1 barzotto per il film (su una scala da 0 a 10) ottimo per passare una buona serata ma sempre meglio leggersi il racconto!!!
Re: [film] 1408 (Mikael Håfström)
Ganzo... il B2C è professionalissimo!
Il film non l'ho visto, ma mi incuriosisce abbastanza (tra l'altro pensavo fosse una minchiata).
In effetti fa strano vedere che i migliori film son tratti da racconti.
La shitlist dei film tratti da King è lunghetta, però, eh?
Il film non l'ho visto, ma mi incuriosisce abbastanza (tra l'altro pensavo fosse una minchiata).
In effetti fa strano vedere che i migliori film son tratti da racconti.
La shitlist dei film tratti da King è lunghetta, però, eh?
Re: [film] 1408 (Mikael Håfström)
kemoAdmin ha scritto:fa strano vedere che i migliori film son tratti da racconti.
La shitlist dei film tratti da King è lunghetta, però, eh?
Se ci pensi bene non è così strano... i libri di King sono molto intensi e ricchi di "avvenimenti" al loro interno (senza considerare che oltretutto, di solito, sono anche piuttosto lunghetti) quindi racchiudere nelle canoniche 2ore scarse di pellicola una storia molto ricca e con poche "pagine morte" (non necessarie al fine ultimo del racconto) è un'ardua impresa... metre i racconti offrono la possibilità di portare sul grande schermo belle storie rispettando i tempi cinematografici...
Re: [film] 1408 (Mikael Håfström)
Non perdete 1 ora e 30 della vostra vita a vedere questa immensa cazzata... datemi retta...
Ultima modifica di giankyfava il Lun Giu 02, 2008 10:13 pm - modificato 1 volta.
giankyfava- Numero di messaggi : 95
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Data d'iscrizione : 26.03.08
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